martedì 28 settembre 2010

Con l'ironia diresti
che ho il sorriso triste
piuttosto che andare a ballare.
Avresti pensato che i tuoi fiori
erano più allegri, quel giorno.
In tua memoria,
anche se non ero lì oggi,
ti ho pregato.
Chi non c'è più lo sa,
perché è ovunque
come quella mattina
che ti divertivi a muovere
le foglie degli alberi
ed eri qui e là
insieme alle nubi,
più veloce del vento.
C'insegnano a rinnegare
la morte,
a tapparla
dentro scafandri
che saranno calati
nelle profondità abissali
dell'oblio.
Ma noi sappiamo
che gl'insegnanti di scienze
a volte mentono,
e che il cielo
si congiunge con il mare
insieme agli angeli
che ci stanno a guardare.

martedì 21 settembre 2010

Quello che non sapevo.


"Quando ti sposi?", hai chiesto.

Sentivo di tradire i tuoi progetti:

avrei potuto dirti "domani", darti

una chance,

farti venire

piuttosto che escluderti

come tu hai fatto

per sempre.

Le mie mani di bimba

nei tuoi capelli

quando mi portavi sulle spalle.

Le tue mani

ora magre, deboli,

spaventate e tristi

in un letto d'ospedale.

Un pezzo di noi

muore

quando la nostra infanzia

se la porta via il vento.

Un pezzo di storia,

la Nostra Storia,

diventa una foto sfocata,

sbiadita insieme alle parole

che ci tornano alla mente

come cantilene.

E la memoria si lascia

invadere dall'acqua

come un bosco

dopo l'alluvione.

domenica 19 settembre 2010

Riverbero.

Ogni giorno fra i tuoi capelli
il riverbero delle cose
come il sole che posa
sulle ragnatele.
Voglio dormire accoccolato
sulla spalla di una nuvola
mentre la luce
si scinde in arcobaleno
sopra la campagna.
Poter dormire
e svegliarsi in un fiore;
dalla tua ombrosa corolla
guardare il cielo.