martedì 16 dicembre 2008

Inizio




...L'inizio è un po' come trovarsi nel buio dell'universo, in mezzo alle stelle, alla deriva nel vuoto. Il silenzio ci circonda. Non una nota, non un rumore. Soltanto lo spazio, come quello sterminato della pagina bianca...Ogni pagina vuota ha il suo delirante silenzio, la sua stella che brilla in qualche angolo. Chissà se qualcuno ci ascolta, o siamo solo noi stessi insieme a noi stessi.
Non c'è pericolo di cadere nel vuoto: il vuoto ci avvolge come una morbida culla foderata di seta scura, ci sostiene, rassicura. L'inizio, per ogni scrittore, è una sorta di regressione infantile, in un'età prenatale, in una tenebra che già si sta rischiarando per diventare luce.
Ogni pagina bianca è uno strappo, un'imene penetrata, una barriera infranta. E' come tuffarsi per la prima volta con la maschera e il respiratore: i polmoni sono forzati dall'aria delle bombole, si respira più velocemente. Ma poi l'ansia svanisce nel momento in cui ci si apre come per incanto l'incredibile mondo sommerso, i colori degli organismi di cui sino ad allora ignoravamo l'esistenza supponendo erroneamente che fossimo soli al centro dell'universo.
L'inizio è come la prima volta: il primo bacio, il primo figlio, il primo stipendio. Non tornerà più, l'inizio, non si ripeterà ancora. Perché i nostri sentimenti saranno mutati, e noi stessi saremo diversi.

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